Origini e storia della città

Ultima modifica 3 giugno 2022

                                                                                                                                                                                   di Vincenzo Savelli

ORIGINI E STORIA DELLA CITTA1

L'attuale insediamento di Sant’Elia Fiumerapido risale all'anno 990 allorché l'Abate Mansone di Montecassino vi localizzò il nuovo centro abitato e fortificato, cui diede il nome di Sant'Elia dalla omonima chiesetta esistente nella pianura del fiume Rapido ed andata distrutta, assieme al vecchio villaggio nell'anno 866 a seguito di un saccheggio dei Saraceni, ma poi ricostruita e andata distrutta definitivamente alla fine del secolo XV. Al nome Sant'Elia fu aggiunto quello di Fiumerapido con Regio Decreto del 1862. Sulle colline e nelle campagne circostanti vi sono tracce inequivocabili di un passato più remoto: mura poligonali di epoca pre-romana (sec V-IV a.C.); resti dell'acquedotto romano che da Valleluce alimentava i serbatoi della antica Casinum; epigrafi latine, resti di colonne e frontoni di edifici, i ponti di Sant'Elia Vecchio e Ponte Lagnaro.

Interessante per storia e vestigie archeologiche è la frazione di Valleluce, sede di un monastero rilevante che ospitò San Nilo e San Bartolomeo. Per oltre ottocento anni la città fu feudo di Montecassino, e nella sua storia fu al centro delle attenzioni dei reali di Napoli come Federico II, Carlo D'Angiò e Ferdinando D'Aragona. Dal 1500 fu un importante centro industriale che produceva carta e tessuti soprattutto per le esigenze dell'Abbazia di Montecassino. Ai Benedettini si deve il fiorire nei primi secoli delle varie attività. Pregevoli sono diversi edifici settecenteschi del centro storico con artistici portali in pietra.

Interessanti dal punto di vista storico ed artistico sono le chiese di S. Maria La Nova (nel centro storico), Ognissanti, Santa Maria Maggiore al di sopra del corso del fiume Rapido, Chiesa di Casalucense, Chiesa di S. Michele Arcangelo a Valleluce, Santa Maria delle Grazie nella frazione Olivella, resti del monastero di S. Nilo a Valleluce. Di particolare valore naturalistico la zona protetta dei Monti Bianchi, denominata "Area Wilderness"      

La cinta muraria medioevale di Sant'Elia Fiumerapido


Bibliografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Sant'Elia_Fiumerapido




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