Le origini della Valle del Rapido. Tra storia e leggenda

Ultima modifica 3 giugno 2022

di Vincenzo Savelli

Narra la leggenda che sarebbe stata fondata dal Dio Saturno, protettore delle messi, così come altri centri della Ciociaria (Arpino, Alatri, Ferentino, Atina, Anagni, Aquino). Grande centro di umanità secolare, la nostra zona è costernata da numerosi reperti archeologici fonte di attrazione per il turista che la raggiunge, offrendo suggestioni e testimonianze di una vita arcaica.

Su questa regione, che è ora chiamata Italia, regnò Giano. Questi accolse come ospite Saturno, che era giunto per nave e, istruito da quello nell’arte dell’agricoltura, rese migliore il nutrimento che, prima che fossero coltivate le messi, era rozzo e selvatico. Saturno fu il Dio delle seminagioni e del tempo. Egli, nel Lazio, con l’agricoltura rese migliori i costumi crudeli degli uomini. Quella fu l’età dell’oro. Allora vivevano tutti con incredibile felicità; le messi e i frutti si offrivano spontaneamente dalla terra agli uomini. Varrone Reatino (116 a.C. – 27 a.C.) (1)

La leggenda narra che i suoi primi abitatori furono identificati come i mitici Pelasgi, la popolazione preellenica alla quale la tradizione attribuisce la realizzazione del gigantesco sistema fortificato delle "mura ciclopiche", dette per questo "pelasgiche", ancora oggi visibili in località di Costalunga (m.348) e di Campopiano (m.476) e in numerosi punti dell'entroterra. La grandiosità di queste mura, che si trovano pure in altri paesi (Alfedena, Atina, Aquinum, Arpinum, Casinum, Sora, Signia, Arcis) e degli Ernici (Aletrium), ha suggerito alla fantasia popolare il nome di mura pelasgiche (in ricordo dei preellenici, mitici Pelasgi) o ciclopiche (i giganti omerici).

Ma in realtà, la storia ci narra che i primi ad insediarsi in tale luogo  furono i pastori Osci, quindi, attorno alla metà del V secolo a.C. giunsero dai monti a ridosso di Sora, i bellicosi Volsci, sicuramente in epoca preromana un secolo più tardi un altro popolo battagliero i Sanniti, sempre di origine Umbro-Sabellica.

Bibliografia

(1)   Filippo Signore Tullia Pasquali ColuzziROMANORUM MORES ET RES. Antologia latina. Lucarini. Scuola s.r.l. Roma 1992.


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