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Gastronomia Locale

Ultimo aggiornamento: 3 giugno 2022, 14:52

Anche il settore agroalimentare ha da sempre rivestito una grande importanza. Numerosi erano i Mulini fin dagli inizi del Novecento grazie al Fiume Rapido, ed ancor oggi è attivo nella nostra città e precisamente in località Olivella il mulino a pietra della famiglia Palombo che lavora il grano duro coltivato nelle nostre terre. Produzioni tradizionali del paese sono, il Canascione Santeliano, il Panemmollo, gli Strangolapreti, la Bistecca Santeliana, a cui si uniscono anche dolci locali e altri dolci di tipici.

  • Il Canascione

Ingredienti: farina, zucchero, uova, ricotta fresca.

Preparare la sfoglia di pasta all'uovo, stenderla, tagliare in rettangoli su cui disporre l'impasto di uova e ricotta. Richiudere i lembi e ritagliare con apposito strumento dando una forma a mezza luna.

Mettere in forno.

  • Il Panemmollo

Nel corso dell'Estate Santeliana si tiene nella frazione di Valleluce la sagra del "Panemmollo" una antica ricetta delle famiglie contadine che riuscivano a recuperare ogni prodotto dell'orto o piccoli avanzi di pane secco per farne un piatto fumante e gustoso per tutti i commensali. Gli ingredienti potevano essere i più diversi a seconda della stagione e delle disponibilità ma per lo più possono essere i seguenti :Pane raffermo, olio abbondante, cipolle, patate, zucchine, punte e fiori di zucchine, verza, salsicce o cotiche o cotechini, pomodori maturi, fagioli o fagiolini e l'immancabile peperoncino.

Preparazione
in una capace pentola mettere a bollire in sufficiente acqua le verdure con l'attenzione di procedere partendo da quelle di più lunga cottura, quindi aggiungervi in fase di bollitura le cotiche o cotechini lessati a parte e sgrassati. Quando il tutto appare sufficientemente amalgamato si versa in una grande scodella in cui è stato precedentemente tagliato a fettine il pane raffermo (una volta pane misto di grano e granturco). Sul piatto fumante si fa cadere un abbondante filo di olio e a piacere una spolverata di formaggio pecorino.

  • Strangolapreti

E' un piatto che veniva consumato nei giorni di festa.

Gli "strangolapreti" possono avere forme diverse a seconda di come vengono arrotolati. Usando la grattugia rovesciata l'impasto assumeva una forma di riccio. Nella salsa venivano usate le "spuntature "di maiale oppure le ossa salate ed essiccate.

Ingredienti: patate, uova, spuntature di maiale, gambo di sedano, salsa di pomodoro, pancetta e salsiccia, cipolla q.b., olio d'oliva, vino rosso.

Preparazione:
Lessare le patate, sbucciarle e passarle nel passaverdure. Aggiungere l'uovo e impastare, allargato l'impasto aggiungere la farina.

Lavorare tutto assieme e far riposare la pasta per 10 minuti. Formare dei rotolini, tagliarli a pezzi di 2-3 cm e passarli sul retro della grattugia.

Contemporaneamente far rosolare in un tegame l'olio, la cipolla, la pancetta, la salsiccia e le spuntature di maiale.

Dopo 15 minuti versare il vino, farlo evaporare e aggiungere il pomodoro. Cuocere lentamente finché non si addensa.

Cuocere gli strangolapreti, in abbondante acqua, appena vengono a galla scolarli e condirli con la salsa.

  • Bistecca Santeliana

La cucina povera dell'ortolano santeliano sostituiva nella fantasia e nella realtà con il peperone (prodotto abbondante e molto comune nel territorio) "l'analoga " bistecca.

Modalità di preparazione:

friggere i peperoni interi in abbondante olio bollente, dopo la cottura servire su fette di pane.


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